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FANTASIMA e anche, come si disse, FANTASMA
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FANTASIMA e anche, come si disse, FANTASMA.
Definiz: Sost. femm. Immagine falsa, e per lo più paurosa, che apparisce altrui per effetto della fantasia alterata; Spettro, Ombra.
Dal lat. phantasma, e questo dal grec. φάντασμα. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 14: O non veramente lo spirito di Samuel fu desto dal suo riposo; ma alcuna fantasma e illusione immaginaria del diavolo fatta nelle immaginazioni, la quale la Scrittura appella Samuelle, siccome sogliono le immagini essere appellate co' nomi delle cose loro.
Esempio: Leggend. SS. Z. 1, 11: Se questo giovane è risucitato, dite che 'l facia levare e andare e parlare; se non fa questo, sappiate ch'egli è fantasima e inganno che gli fa muovere il capo.
Esempio: Car. Eneid. 4, 757: Ritrar le stelle, e convocar per forza Le notturne fantasme.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 358: Tutto è ombre, fantasime, spaventi, furie, orrori, ec.
Esempio: Salvin. Odiss. 92: Altre cose pensò allor la Dea Glaucopide Minerva, e fe' fantasima, Che nel corpo simile era alla figlia Del magnanimo Icario generosa.
Esempio: Giacomell. Carit. 158: Forse Mitridate ha introdotta in giudizio questa fantasma, giacchè dicono esservi in Persia de i maghi.
Definiz: § I. E in senso particolare chiamasi così un Essere soprannaturale e malefico, immaginato dalla fantasia popolare, come l'Orco, la Versiera, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 156: Or non sai tu quello ch'egli è? egli è la fantasima, della quale io ho avuta a queste notti la maggior paura che mai s'avesse.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 158: E la donna cominciò l'orazione, e disse: fantasima, fantasima, che di notte vai, a coda ritta ci venisti, a coda ritta te n'andrai.
Esempio: E Bocc. Decam. appr.: La donna, poichè in questa guisa ebbe tre volte incantata la fantasima, al letto se ne tornò col marito.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 124: Sendo in alto una notte addormentati, Uccise Fuligatto la fantasima.
Esempio: Tass. Lett. 3, 56: Avrei bisogno.... di chi scongiurasse i spiriti, ed incantasse la fantasima.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 112: Passando per via Buia, trovò.... sotto una finestra terrena del palazzo che ora è de' Riccardi, fermata molta gente che diceva tutta spaventata: ih la fantasma!
Definiz: § II. E figuratam., detto di Persona magrissima, o vecchia e brutta. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 263: È la suocera (Quanto alla voglia) della mia fantasima.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 113: E perchè è ricco e dice di dotargliela, S'è risoluta in pro della fantasima.
Definiz: § III. Semplicemente per Immagine falsa, illusoria. –
Esempio: Guar. Past. fid. 3, 6: Infelice quel coro, Che si lascia ingannar da questa vana Fantasima d'errore, e de' più cari Amorosi diletti Turbatrice importuna.
Esempio: Segner. Incred. 106: Un nome chimerico, una fantasma, una favola.
Definiz: § IV. Fantasima, vale anche Quell'oppressione e quasi soffocamento, che altri prova dormendo; oggi più comunemente Incubo. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 16: E 'l dormire supino, cioè rovescio, si è malvagio, perciocchè fa molte malattie; siccome apoplessia, frenesia e fantasima, che la fisica appella in latino incubus.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 313: Parragli avere un peso addosso grave Su nel dormire, e faragli paura: C'aviene a' grandi che dormon rivescio, Se son usati di dormir per lato; E chiaman ciò fantasma.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 263: E alcuna volta grida la persona e piagne infra tale sogno, rammaricandosi; e chiamano alcuni questo sogno, demonio ovvero incubo;... e chi 'l chiama fantasima.
Esempio: Grazz. Comm. 149: Oimei! chè mi è venuto in un tratto il batticuore, e l'asima, la spasima, e la fantasima.
Definiz: § V. Fare l'incanto alla fantasima, in senso figurato e scherzevole, si disse per Far cosa vana, inutile, senza effetto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 211: Io credo Che tu farai lo incanto alla fantasima.